Amarcord

  A trent’anni dalla scomparsa di Dino De Lucia, aderendo con entusiasmo al mio invito, alcuni protagonisti della vita politica cittadina hanno inteso ricordare la figura e le battaglie di progresso sociale combattute in Consiglio, nelle piazze e attraverso gli scritti dal loro «collega» ed amico. In questo capitolo, ho voluto anche proporre alcuni articoli sugli esordi politici di mio padre, scritti alla fine degli anni Quaranta.

Sala Consiliare de Comune di Altamura
(Dicembre 1967)

       Un politico accattivante ed impegnato 

  Dino De Lucia l’ho conosciuto molto prima della militanza politica. La prima volta che ebbi modo di incontrarlo fu alle nozze del fratello Peppino, maresciallo della polizia di stato, intorno alla metà degli anni ’40. In quell’occasione fui testimone di nozze insieme a mia moglie (allora fidanzata), amica della sposa, Mada Cirasole, e della sua famiglia.

  

  Dopo qualche anno incontrai suo padre in veste di uomo politico, durante la campagna elettorale del 1948 per le elezioni politiche. Fu quella una campagna elettorale molto aspra e combattuta tra i due schieramenti del Fronte Popolare (Socialisti e PCI) e della DC. In quell’occasione la DC nazionale o regionale (non ricordo esattamente) mandò ad Altamura un particolare attivista, un tale Rebuzzini che era un oratore accattivante. Piazza Duomo si riempì di altamurani accorsi ad ascoltarlo. L’avversario di Rebuzzini in quei giorni fu proprio il prof. De Lucia, socialista, schierato con il Fronte Popolare, politico altrettanto accattivante e impegnato; anche i suoi comizi richiamarono una folla di cittadini, che occupava Piazza Repubblica, parte di Corso Federico e di Piazza Municipio.

  Nel 1952 ci siamo ritrovati in Consiglio comunale in schieramenti avversari. In quegli anni il PSI, nella sinistra, era maggiorato con 11 consiglieri rispetto ai 3 del PCI.

Altamura P.zza Zanardelli
(4 Novembre 1972).
Discorso di commemorazione.

    

Da sx, si distinguono: il Sindaco, Armando Padrone; il Pretore, Iside Granese; Dino De Lucia ed il Senatore Giacinto Genco.

  I nostri rapporti politici, in quel periodo, furono tesi; furono anni di contrapposizione radicale, anche se il gruppo giovanile dei consiglieri democristiani guardava a sinistra con i Moro, Lapira, Dossetti e altri, cominciando dal votare nel 1946 per la Repubblica a dispetto della marea monarchica democristiana. 

  Dopo questa breve cronistoria, la sua richiesta, egregia avvocato, mi porta ad alcune riflessioni. Il prof. Dino De Lucia è stato un politico «istintivo», capace polemista che accettava la sfida con particolare efficacia. Dino De Lucia apparteneva a quella generazione nata tra la fine degli anni ‘10 e i primi anni ‘20, cresciuta col fascismo, travagliata dalla guerra, testimone della caduta del fascismo. Molti di noi, di quella generazione, capirono subito il valore della libertà e si schierarono con i partiti democratici seguendo la propria formazione culturale. La nostra generazione, pur divisa dalle ideologie, lascia un’eredità preziosa ai figli e mi auguro a molti giovani: l’eredità di aver capito che la libertà e la giustizia sociale non sono mai un dono, ma la conquista di ogni giorno con lotte e testimonianze.

Il prof. Dino De Lucia è stato un uomo di quella generazione.

Dott. Nicola Pignatelli

Primario Radiologo

Già Sindaco di Altamura
      

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