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![]() Amarcord |
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Carissima e gentile, ho accolto con piacere il suo invito, sperando che
queste poche righe possano servire a farle conoscere meglio il suo papà.
Ero un giovane medico quando ho conosciuto il compagno Dino De Lucia
(allora tra socialisti ci si chiamava così). Dino era ad Altamura il
segretario del Partito Socialista Italiano, quello di Pietro Nenni, e mi
propose di candidarmi a Consigliere comunale. Accettai perché il mio
cuore, sin dagli anni dell’università, batteva a sinistra ed un po’
tutti noi che eravamo rimasti fedeli agli insegnamenti di Tommaso Fiore
sognavamo una società migliore.
Per molti anni,
in Consiglio Comunale e nelle piazze, lottammo per difendere i diritti dei
lavoratori.
I comizi del prof. De Lucia erano sempre molto attesi e seguiti. Piazza
Repubblica (la Piazza Rossa) era sempre gremita di gente che lui riusciva
ad entusiasmare e a far sognare. Era un vero trionfo del popolo. Se
c’è una cosa di cui poteva vantarsi oltre alla bravura, era il suo
grande coraggio.
La classe dirigente di quel periodo era quasi tutta schierata con la
destra. Dino fu
il primo professionista che osò mettersi a capo di un partito di
sinistra, noncurante delle minacce e delle calunnie a cui veniva
continuamente sottoposto.
Ma il popolo lo amava e lo seguiva nelle sue battaglie. Era spinto,
e noi con lui, esclusivamente da motivi ideologici. Il pensiero di far
soldi con la politica non ci sfiorava minimamente.
Per competere con gli avversari eravamo disposti a rimetterci di tasca
nostra. L’impegno maggiore fu quello di comprare, con i nostri
risparmi e col contributo degli iscritti, la sede della sezione del
Partito, che intestammo alla redazione dell’Avanti. Le nostre mani
rimasero sempre pulite.
Ma il destino fu crudele con lui. Prematuramente lo strappò all’affetto
dei suoi cari e alla stima dei suoi compagni.
Ben altro avrebbe meritato. Lo ricordo con simpatia ed affetto. Dott.
Aldo TEOT Medico
- Già Consigliere Comunale
La
bandiera socialista inaugurata ad Altamura
ALTAMURA
– Dinanzi ad un foltissimo pubblico in Piazza della
Repubblica, ha avuto luogo l’inaugurazione della bandiera del PSI della
locale Sezione.
Dopo il rito inaugurale, il Segretario della Sezione, compagno dottor
Dino De Lucia, letto il telegramma inviato dall’On. Terracini, e le adesioni degli On. Nenni e Basso e delle Sezioni socialiste dei paesi viciniori, ha
illustrato il significato della manifestazione invitando i lavoratori
tutti a stringersi sempre più intorno alla bandiera del PSI.
Dopo il saluto del Segretario della Federazione, compagno Barsanti,
del vice Segretario, compagno prof.
Franco e della compagna Anna De
Martino, che è stata la madrina, ha parlato, oratore ufficiale, il
compagno prof. Tommaso Fiore.
Con il linguaggio assai noto al popolo altamurano e accessibile a tutti,
il compagno Fiore si è detto assai lieto di tornare dopo sette mesi di assenza
nella sua città, e di parlare ai suoi concittadini.
Passato ad esaminare la situazione politica ha detto che il popolo
lavoratore meridionale non è più quello di trent’anni fa, ma è un
popolo che sa far valere i suoi diritti con disciplina e con energia. E
questa è una grande conquista, ha gridato l’oratore. Interrotto dagli
applausi, ha ripreso esaminando la questione meridionale soffermandosi
soprattutto sui problemi che riguardano i contadini. (Articolo del 1947) pag. 6 di 8
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A
mio padre
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